Sabato 16 Febbraio 2019
Elezioni comunali a Cervia. Medri in campo "per unire il campo progressista e non tornare indietro"
Mercoledì 6 Febbraio 2019
A Cervia, nel centrosinistra, qualcuno ha rotto i cocci. Le diatribe interne al Pd, il partito di maggioranza - mal gestite dal vertice - hanno portato al naufragio del candidato in pectore Enrico Mazzolani, che aveva già l'appoggio ufficiale dello stesso Pd e della sinistra e si stava muovendo da almeno due mesi per costruire la sua larga coalizione. Poi è arrivato il contrordine: si fanno le primarie di partito il 3 marzo, chieste dall'Assessore Gianni Grandu. Mazzolani si ritira. A terra restano i cocci, appunto. Così ritorna in campo Massimo Medri, uno fuori dai giochi, uno che non ci sta a vedere finire così la storia del centrosinistra a Cervia e che quei cocci li vuole rimettere assieme.
Medri è un capitano di lungo corso. Già Sindaco di Cervia per tre mandati, dal 1988 al 2004, Presidente del Parco del Delta del Po, recentemente è stato nominato Presidente di Comacchio Turismo. Dopo tanti anni nel Pci-Pds-Ds-Pd ora è indipendente, un progressista e un uomo di sinistra senza tessera. Negli ultimi anni ha lavorato a stretto contatto con il Sindaco di Comacchio Marco Fabbri, uno dei primi Sindaci grillini, che ora è con Pizzarotti in Italia in Comune. Medri ama definirsi come uomo di esperienza, di unità ma anche di idee innovative. Lui era convinto che il tentativo di Mazzolani fosse quello giusto e non pensava minimamente di tornare in campo. Poi è successo il patatrac. E così - dice - molti mi hanno chiesto di farmi avanti per dare una mano a sbrogliare una matassa diventata fin troppo ingarbugliata. Perciò Medri si presenta alle primarie del 3 marzo per contendere la candidatura a Gianni Grandu. Spera solo che "non sia una lotta fratricida, perchè poi bisogna vincere uniti le elezioni di maggio."
Massimo Medri, come mai questa nuova "discesa in campo"?
"Me l'hanno chiesta tanti amici e tante persone, tutti preoccupati per come si sono messe le cose a Cervia nel centrosinistra, con il rischio di una divisione lacerante e di una sconfitta elettorale senza precedenti. Perciò ho deciso che ci dovevo provare: provare a unire, provare a vincere per il futuro di Cervia. Non sono uno contro e la mia candidatura non è contro qualcuno. Io sono in campo per costruire."
Che cosa?
"Per ricompattare le forze migliori di Cervia. Per riunire il Pd e ciò che si muove a sinistra del Pd, tutto il campo progressista. Per valorizzare e rimotivare l'impegno civico dei cittadini. Per costruire una alleanza larga, la più larga possibile. Per vincere le elezioni e dare ancora anni di buon governo e un buon futuro a Cervia."
La stessa cosa che voleva fare Mazzolani, il quale ora sostiene lei.
"Infatti. Lo ringrazio di questo appoggio. Io voglio unire e costruire l'alleanza più larga possibile. Non mi stanco di ripeterlo."
Lei si pone in continuità con la storia di governo del centrosinistra a Cervia?
"Sì. Il mio giudizio sulle cose fatte da Coffari e da Zoffoli prima di lui, è positivo. Sono state fatte tante cose buone. Altre si possono ancora fare e migliorare. E il patrimonio di buon governo del centrosinistra non deve andare disperso."
Cosa ha in testa per il suo programma?
"Ho già le mie idee per il turismo, l'ambiente, il rinnovamento urbano. Ma il programma intendo costruirlo in modo aperto e trasparente con tutti, insieme ai cittadini, partendo dalla gente e dai territori. Voglio sentire le persone, i gruppi di interesse, le associazioni."
Lei insiste molto sul civismo e sull'idea di un'alleanza progressista. Teme una deriva regressiva a Cervia?
"La mia preoccupazione è forte. Temo una città divisa, temo scelte che portino Cervia a chiudersi e a tornare indietro. Cervia è una aperta, una città che vive di turismo e di cultura: non può chiudersi e non deve tornare indietro."
Cosa auspica per le primarie del 3 marzo?
"Che sia un confronto serio e civile. Che non sia una lotta fratricida e che non restino sul campo scorie o macerie di una battaglia troppo accesa. Perchè poi bisogna vincere uniti le elezioni maggio: la battaglia vera sarà quella del campo progressista e del centrosinistra contro chi rischia di fare regredire Cervia."
A cura di P. G. C.
Commenti
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al meno con il nostro buon vecchio Medri arriveremo al 10% comunque, l'importante al secondo il PD dia l'impegno a votare il M5S visto che sarà difficile arrivarne tra i 2 primi, per non regalare la nostra cultura e la nostra città alla lega! Deludenti questi finti giovanni! finché la vittoria era assicurata si buttavano Eh! per combattere e morire in campo con dignità non ci pensano proprio!! dove li avete trovati?????
06/02/2019 - marino
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Ma a ceriva siete messi così male , strano andavano a cantare che sono stati così bravi che salvini andava fiero di loro... beeeeeeh?!
06/02/2019 - Andrea
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50 anni al potere e non hanno ricuperato la parte la più bella di Cervia ossia la zona dei monumenti ambientali e i palazzi storici: le Saline, Ficocle, Tantlo e Castiglione !! Francamente che vadano via e spero che non tornino mai più!!
07/02/2019 - sandra
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